Villaggio 95 è uno spazio che vuole aggregare una comunità nella città attorno a diversi tipi di attività incentrate sull’accoglienza, la formazione, l’integrazione e la sostenibilità. Il terreno, circa un ettaro di verde, è concesso in comodato d’uso gratuito da Fondazione La Civiltà Cattolica alla cooperativa sociale Europe Consulting Onlus.

Villaggio 95 è un progetto della Europe Consulting Onlus che rappresenta la meta di un percorso ventennale di lavoro con le persone senza dimora e ai margini della società. Nel tempo abbiamo imparato a non limitarci a constatare ciò che manca, ma ad andare oltre le apparenze, per cogliere e valorizzare le potenzialità di tutte le persone e su di esse investire per recuperare vite e contribuire a migliorare la società. 

Per questo abbiamo pensato al Villaggio 95 come ad un luogo poliedrico, aperto alla comunità locale, alla condivisione, all’accoglienza, all’arte, alla terra. Non è un caso che la prima iniziativa realizzata nel terreno siano gli Orti Sociali, che rappresentano però solo il primo passo di un cammino più lungo che vogliamo fare insieme a voi, un progetto più grande da costruire. Puntiamo a far diventare Villaggio 95 un luogo di incontro, o meglio, un luogo di incontri generativi, dove offrire spazi creativi per la comunità locale ma anche speranza e rifugio a persone e famiglie che hanno attraversato delle difficoltà in un determinato momento della loro vita. Per questo accanto alle tante iniziative che nasceranno nel tempo, vorremmo realizzare dei moduli abitativi in legno, economicamente ed ecologicamente sostenibili, per dare ascolto e accoglienza, diurna e notturna, a persone senza dimora, così come facciamo presso il nostro Centro Polivalente Binario 95 alla Stazione Termini di Roma.

Ma Villaggio 95 vuole andare oltre e integrare l’ospitalità con iniziative pilota, attraverso cui sperimentare percorsi didattici e formativi in grado di dare vita ad un polo di innovazione e sostenibilità sociale e ambientale

Ci piace pensare al Villaggio 95 come un dono che le persone che si trovano ai margini della nostra città, partendo da un ”Binario” della stazione, hanno voluto fare alla comunità, per costruire nuovi percorsi di condivisione, solidarietà e rispetto dei diritti.